Intervista a Luciano Pes (Filosofo)
Spesso la spazio delle nostre città è funzionale a un ordine gerarchico e centralizzato, secondo un paradigma di regole che escludono piuttosto che includere. Questo approccio appare oggi inadeguato e incapace di tener conto della grande voglia di partecipazione che si esprime solo virtualmente nei social media.
Il web disintermedia e via via riesce a trasformare i rapporti sociali da verticali in orizzontali: non conta in quale gradino del vertice sociale ti collochi ma solo cosa sai effettivamente fare e se sei capace di coinvolgere gli altri.
K.R. Popper, nella sua opera La società aperta e i suoi nemici sostiene che la vera conoscenza è imperfetta e fallibile. Le società antidemocratiche sono chiuse come un cerchio, dove si conoscono i limiti e si cerca di fare in modo che nessuno riesca ad andare oltre. Le società innovative sono aperte perché si sforzano costantemente di andare oltre il limite dato.
Registrazione effettuata il 29 maggio 2014
About the Author
Luciano Pes (Donori, 1958). Docente in un Liceo di Cagliari, si laurea in Filosofia con indirizzo logico matematico nel 1982 all’Università statale di Milano. Ha un’esperienza trentennale nello sviluppo di programmi software per la didattica. Si è occupato di scuola digitale sia a livello istituzionale che in progetti privati.
Attualmente è il direttore scientifico di un progetto di social learning incentrato sullo sviluppo della piattaforma IMPARI, pensata per produrre libri, slide, mappe concettuali e appunti digitali che potete liberamente sperimentare qui: https://www.impari-scuola.it
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